Rifacimento tetto condominiale: Costi e risparmio energetico

Rifacimento tetto condominiale viene definito come l’insieme delle opere destinate a preservare l’interno dell’edificio dagli agenti atmosferici.

In base all’articolo 1123, che stabilisce che le spese tra condomini, per cose destinate a servire i condomini in misura diversa, sono ripartite in proporzione dell’uso che ciascuno può farne, si deduce quindi che le spese del rifacimento del tetto condominiale devono essere sostenute da tutti i condomini in base ai millesimi di proprietà. Se però il tetto copre solo una parte dell’edificio, allora il rifacimento del tetto condominiale deve essere pagato solo dai condomini proprietari di quella parte del condominio.

Stesso discorso se il tetto copre in misura differente diverse abitazioni. Detto e precisato questo punto, vediamo come bisogna procedere per il rifacimento di un tetto condominiale.

Quanto costa il rifare il tetto

SPESE INIZIALI:

  • Permesso per costruire
  • Noleggio Ponteggi

Per rifare il tetto serve un Permesso a Costruire, che implica di presentare un progetto realizzato da un tecnico abilitato, che si occuperà anche del collaudo del tetto. Se c’è modifica della volumetria dell’edificio o della destinazione d’uso di alcune parti è necessario aggiornare le planimetrie catastali.

Il costo complessivo va dal 10 al 15% dell’importo totale dei lavori.

Per il noleggio dei ponteggi servono 25 euro/mq circa, più il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico.

  • I costi che abbiamo indicato sono orientativi

Il consiglio per risparmiare è confrontare più soluzioni in merito ai materiali e alle tecniche che verranno impiegate, ovviamente sulla base dell’esperienza dei professionisti del settore. Inoltre trovare ditte che eseguono lavori con contratti chiavi in mano o a corpo, ossia con un capitolato prestabilito ad inizio lavori ed un costo fisso al mq.

Rifacimento tetto condominiale

Rifacimento tetto condominiale: intervento di un tecnico qualificato

 

Provvedere al rifacimento tetto condominiale è un intervento di manutenzione straordinaria non da poco: per cominciare, è necessario rivolgersi ad un geometra per la progettazione e la redazione della documentazione necessaria per poter eseguire l’intervento di rifacimento tetto condominiale secondo le normative vigenti. Non appena ottenuta l’autorizzazione proprio grazie al lavoro eseguito da geometra, sarà possibili iniziare i lavori.

Isolamento a cappotto per il tetto

 

L’isolamento a cappotto è la soluzione ideale per creare una copertura impermeabile che impedisca il passaggio di agenti atmosferici e al tempo stesso sia in grado di creare all’interno condizioni abitative abbastanza confortevoli. Il tetto, visto che per è un elemento architettonico che può disperdere molto calore, deve essere quindi coibentato con una tecnica edile particolare che ne permette l’isolamento termico.

Solo coì si può impedire al calore di disperdersi, attraverso la copertura esterna che mantiene freschi gli ambienti anche d’estate. Inoltre, l’intervento di isolamento a cappotto del tetto, accompagnato da un’adeguata manutenzione dell’impianto di riscaldamento, consente di ottenere un ottimo risparmio energetico.

 

isolamento-a-cappotto-tetto

Risparmio energetico: I vantaggi

 

Per ottenere un buon risparmio energetico con l’isolamento a cappotto eseguito sul tetto condominiale è sempre meglio affidarsi a degli esperti in grado di effettuare una diagnosi energetica preliminare dell’edificio: questa soluzione consente di raccogliere tutte le informazioni sull’edificio e sull’efficienza degli impianti termici al suo interno al fine di ottenere una valutazione sia tecnica che economica sull’intervento da eseguire.

Infatti, proprio grazie alla valutazione dell’esperto è possibile i materiali più idonei per eseguire l’isolamento e quale tipologia di isolamento a cappotto è opportuno effettuare. I materiali indicati per l’isolamento termico del tetto sono vari ed esistono 3 prodotti naturali che sono largamente utilizzati e che danno ottimi risultati: uno di questi è la lana di legno mineralizzata, poi c’è la lana di vetro e infine la lana di roccia.

Ma il materiale più utilizzato in assoluto e che consente di ottenere numerosi vantaggi è la lastra in polistirene espanso sinterizzato (EPS): si tratta di un materiale traspirante, leggero e non tossico, che dura inalterato per lungo tempo poiché non attira alcun tipo di batteri o insetti che possono infiltrarsi e quindi risulta piuttosto utile per isolare completamente le pareti dalla muffa.

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