Il cappotto termico della propria casa è estremamente importante per accrescerne il comfort abitativo e porre le premesse non solo per consumare meno energia, con relativo sollievo della bolletta, ma anche per ottimizzarne l’utilizzo.
Ridurre le dispersioni dell’involucro edilizio è una scelta vincente, che dovrebbe essere oggetto di grande attenzione, anche perché ogni euro speso in tal senso costituisce un vero e proprio investimento.
Una volta che l’abitazione sarà riuscita a conseguire una classe energetica migliore, infatti, il suo valore si alzerà in corrispondenza.
Un dato che spiega il perché cercare di aumentare l’isolamento termico sia in definitiva un affare, soprattutto alla luce del fatto che gli interventi in questione sono premiati dalla legislazione fiscale in uso nel nostro Paese.
Chi infatti mette in opera interventi di ristrutturazione edilizia che abbiano come obiettivo la riqualificazione energetica dell’edifico interessato, ha diritto anche in questo 2016 a detrazioni fiscali nell’ordine del 65%.
A tal proposito occorre ricordare che sarebbe il caso di affrettarsi, ove si abbia intenzione di provvedere in tal senso, in quanto dal 2017, a meno di interventi ad hoc, le detrazioni fiscali saranno riportate al 36%.
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Cappotto termico: Che cos’è
Cos’è il cappotto termico?
Con questo termine vengono in sostanza indicati gli interventi necessari al fine di isolare l’interno dell’abitazione dall’esterno, evitando in tal modo che il calore prodotto dentro la casa venga disperso.
Per arrivare allo scopo vengono così applicati sull’intera superficie dell’edificio dei pannelli isolanti di vario materiale, i quali saranno poi coperti da un collante e da uno strato protettivo e di finitura realizzato tramite l’utilizzo di particolari intonaci.
Il cappotto può a sua volta essere interno o esterno, a seconda della parte dell’immobile cui viene ad essere applicato.
Quello interno può essere reso necessario dal fatto che i regolamenti condominiali o i vincoli architettonici lo vietino all’esterno, ma ha una contropartita ben precisa in termini di riduzione dell’area calpestabile dell’abitazione interessata.
Cappotto termico: Perché andrebbe adottato
I motivi che possono consigliare l’adozione del cappotto termico sono proprio relativi alla possibilità di aumentare a dismisura il comfort abitativo che viene ad essere compromesso ad esempio dai famigerati ponti termici, ovvero tutte quelle vie che consentono all’umidità di esercitare la sua deleteria azione.
I vantaggi assicurati dal cappotto termico sono in particolare:
1) la possibilità di sfruttare al meglio l’inerzia termica dell’edificio e valorizzarlo al massimo;
2) proteggere le strutture dagli sbalzi termici;
3) diminuire i consumi di combustibile necessario per gli impianti di condizionamento dell’aria;
4) limitare la possibile formazione di condense e muffe.
Cappotto termico: Quali materiali utilizzare
Per ottenere un cappotto termico, interno e esterno, occorre quindi individuare i materiali giusti.
In tal senso va sottolineato come i materiali fibrosi, come la lana di vetro, proprio per le caratteristiche intrinseche che li distinguono siano pessimi conduttori e, di conseguenza, buoni isolanti.
Il miglior isolante in assoluto, però, è senza alcun dubbio il vuoto, nel quale il passaggio di calore può avvenire solo per irraggiamento.
Proprio per questo motivo oltre al cappotto termico andrebbero adottati i doppi vetri alle finestre, i quali sfruttano al meglio questa peculiarità.