Ristrutturare casa è, in genere, il passo successivo dopo averla comprata. È un passaggio molto importante sia per l’equilibrio economico di una famiglia, e sia per il benessere generale, in quanto è indispensabile vivere in un ambiente congeniale per quelle che sono le esigenze e i desideri di ogni singolo nucleo familiare.
Sono a disposizioni diverse tipologie di prestiti per ristrutturare casa a seconda di quelle che sono le caratteristiche del richiedente e dell’immobile.
Anche in questo caso è consigliato rivolgersi a più banche o più enti che rilasciano finanziamenti per capire quale sia la soluzione migliore da adottare, grazie ai vari preventivi gratuiti che si possono richiedere.
Più in generale, la ristrutturazione si divide in manutenzione ordinaria, straordinaria e relativa a grandi opere. Le prime due vengono catalogate in piccole opere e si possono realizzare senza concessione edilizia, ovvero senza dover rendere nulla al comune.
Per grandi opere invece intendiamo quella categoria che necessita della concessione edilizia e al versamento di oneri direttamente proporzionali alle dimensioni e dal tipo di edificio.
In genere la ristrutturazione prima casa rientra nelle prime due categorie, salvo casi davvero particolari come ad esempio un immobile in un centro storico che non venga considerato appartamento di lusso, ma che necessita una lavorazione di un livello maggiore rispetto ad altri immobili per così dire più comuni.
In Questo Articolo Si Parla di:
Mutuo ristrutturazione prima casa: A chi presentare la domanda
Per presentare domanda per il mutuo ristrutturazione prima casa è necessario predisporre degli stessi identici documenti presentati per l’acquisto della casa con l’aggiunta di un preventivo di spesa fatto dall’impresa a cui sono stati affidati i lavori in caso di manutenzione ordinaria.
Se straordinaria, oltre al preventivo bisognerà richiedere un’autorizzazione di inizio lavori al Comune.
Entrambi i prestiti possono avere diverse caratteristiche e, come accennato prima, è sempre meglio richiedere dei preventivi gratuiti per il mutuo per prepararsi al meglio alla spesa che si sta affrontando.
Mutuo ristrutturazione prima casa: Le detrazioni fiscali
Per quanto riguarda le agevolazioni è possibile detrarre dalle imposte sul reddito un massimo pari al 19% della somma complessiva dei seguenti oneri: interessi passivi, oneri accessori e dalle quote di rivalutazione dei dipendenti, ma solo se l’importo non supera i 2.582,28 euro.
Se sì potrà essere detratto il 19% calcolato fino a questa somma.
È importante sapere che sarà possibile approfittare di questa detrazione solo se l’avvio della ristrutturazione avvenga sei mesi prima o dopo la stipula del mutuo, e soprattutto che l’immobile venga adibito ad abitazione entro i sei mesi dal termine dei lavori.
Inoltre documentando per bene le spese effettuate per lavori che riguardino la manutenzione ordinaria, il risanamento, il restauro e tutte le opere riguardanti la sicurezza, il risparmio energetico, sarà possibile detrarre dall’IRPERF lorda, in 10 anni, il 36% dell’ammontare complessivo di tutte queste spese, in modo da ammorbidire di molto il costo della ristrutturazione.
Se il richiedente ha più di 75 anni, gli anni scendono a 5, e se ne ha più di 80 si potrà beneficiare di questo sgravo in soli 3 anni.
Mutuo ristrutturazione prima casa: Le detrazione iva
Un’altra importante agevolazione riguarda l’IVA. Difatti, sarà possibile avere una riduzione del 10% dell’Imposta del Valore Aggiunto su tutti i lavori effettuati, per l’utilizzo dei materiali a consumo e per i beni di un certo spessore cosiddetti significativi come caldaie, infissi, sanitari e ascensori, in genere molto costosi.
L’agevolazione va richiesta e applicata entro il 31 dicembre per ogni anno e può coprire un massimo totale di 48000 euro di spese.
Se l’immobile è stato venduto dalla stessa ditta che effettua la ristrutturazione bisognerà togliere all’ammontare di 48000 il 25%.
Se subentra un nuovo proprietario e non sono ancora stati terminati i lavori, e non si è usufruito di tutte le detrazioni, il diritto passa completamente nelle mani del nuovo inquirente, se persona fisica.
Nell’anno che corre sono state inserite delle importanti novità per quanto riguarda le agevolazioni.
Tra le più importanti abbiamo quella relativa alla sostituzione degli infissi che permette di avere uno sgravo del 65% dell’IRPEF mantenendo la spesa entro i 96000 euro se presentano delle caratteristiche particolari di isolamento termico.
Se no, la detrazione si abbassa al 50%, e il cambio infissi deve avvenire in concomitanza con una completa ristrutturazione.
Molto simile è quella che riguarda le inferriate e le grate di sicurezza.
Parliamo di un 50% di sgravo fiscale, sempre mantenendo la spesa inferiore ai 96000 euro.
Altre agevolazioni minori riguardano l’installazione di pompe di calore dove si può raggiungere uno sconto pari al 65% e ai lavori in giardino con la possibilità di integrare gazebo e pergolati con vari accessori da esterno, raggiungendo uno sgravo del 36% non superando la spesa di 5000 euro.