Miscelatori ad alte prestazioni per la cucina

Il mercato dei rubinetti da cucina offrono soluzioni iper-tecnologiche e adatte per il risparmio idrico e per la massima versatilità nel proprio utilizzo. La scelta può essere accompagnata da un lavello, un altro oggetto per la cucina o essere preso in modo indipendente.

I rubinetti da cucina delineano spesso il carattere della zona lavaggio e dell’intero spiazzale per caratteristiche come la varietà di forme e le numerosissime finiture possibili: dalla bocca di erogazione alta o col baricentro spostato, passando a rubinetti con linee squadrate e stondate, a monocomando o che permettono una duplice manopola; considerato ciò, è ovvio come la scelta ricada prevalentemente sull’estetica del prodotto, la quale dev’essere presa nell’ambito della sintonia – o, magari, di voluto contrasto fra gli stili utilizzati – con il clima dell’ambiente. Di un miscelatore, tuttavia, non dev’essere valutata solo l’estetica, bensì anche la tecnologia con cui è puntualmente realizzato: come vedremo, quest’ultima è un elemento chiave che fa, a detta di molti esperti, la differenza in cucina.

rubinetti da cucina

I materiali più usati e le proprietà dei miscelatori

Il materiale principale usato nella costruzione di rubinetti e miscelatori è sicuramente il famoso acciaio inox, anche se tradizionalmente è spesso optato l’ottone cromato, più attuale che mai; la finitura può risultare lucida, opaca, satinata o applicata a delle moderne smaltature in bianco o nero. I modelli più in voga richiesti nel mercato riguardano le versioni monocomando, cioè disciplinati da una singola leva che si occupa di miscelare l’acqua calda e fredda e ne regola l’intensità del flusso.

Ciò che rende più flessibili i rubinetti, di conseguenza ampliando apertamente il raggio d’erogazione dell’acqua, sono proprio la bocca orientabile, il corpo snodabile e, talvolta, le doccette estraibili per colmare velocemente i recipienti posti sul piano di cottura. Questi elementi contribuiscono al miglioramento delle prestazioni del piano da cucina come entità fissa e sono accompagnati dalle proprietà specifiche del rubinetto, che, se dotato di un sistema abbattibile, può essere piegato quando non viene usato ed è allora adatto per un’eventuale installazione nel sottofinestra.

miscelatore da cucina

Erogazione, portata e temperatura: tutto e di più sui lavelli

E’ importante chiedersi quanta acqua può – e dovrebbe – uscire dal rubinetto della cucina. Alcune volte, una quantità eccessiva o evidentemente minore delle aspettative può indurre ai malsani sprechi, sia a livello economico in bolletta, sia a livello idrico. Un miscelatore standard può arrivare ad erogare fino ad una media dai 9 ai 12 litri al minuto; in ogni caso, questi valori possono essere ridotti fino dai 6 ai 4 litri al minuto, in proporzione alla pressione dell’acqua. Inoltre, diversi modelli di miscelatore sono dotati di un limitatore di flusso (anche chiamato regolatore di apertura) che, una volta inserito all’interno della cartuccia, permette di contenere il passaggio massimo d’acqua: funziona, dunque, come una sorta di blocco che frena e gestisce il movimento dei comandi.

Infine, l’acqua calda che si utilizza in cucina per il risciacquo, la pulizia e il lavaggio, non dovrebbe superare le temperature consentite, cioè in genere dai 40 ai 50 gradi centigradi.

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