Vivere in un prefabbricato non fa per tutti. E’ una dimensione parallela all’edilizia tradizionale, ma cosa cambia concretamente?
I prefabbricati si suddividono in tre grandi classi: la classe C, la classe B e la classe A, che si differenziano per il dispendio energetico e l’impatto ambientale che producono sull’ambiente.
Ad esempio, la classe C rappresenta lo standard minimo previsto al momento dalla Commissione Europea che si occupa della salvaguardia dell’ambiente dei paesi membri ed è relativo solo alle nuovissime costruzione dei prefabbricati, di solito i più economici; la classe B, invece, equivale all’offerta media attuale del mercato, la quale rappresenta l’attuale standard industriale; infine, la classe A, soprannominata anche classe oro, produce energia inferiore ai 30 kWh/mq o 10 kWh/mq: in quest’ultimo caso, l’impatto ambientale è davvero il minimo sindacabile.
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Vantaggi dei prefabbricati in muratura
Quali sono i vantaggi dell’avere un prefabbricato in muratura piuttosto che una casa tradizionale?
Innanzitutto i tempi di costruzione vengono azzerati o comunque abbattuti, considerata la mera naturale del tipo di abitazione in cui s’andrà a risiedere.
Poi, l’isolamento acustico e termico avrà standard altissimi per via dei materiali che di solito vengono adoperati nella creazione dei prefabbricati, ai quali vengono ricorsi prodotti di qualità e all’avanguardia che garantiscono un ambiente ecologico e naturale.
I prefabbricati, inoltre, sono solitamente anti-sismici e resistono anche ai più forti dei terremoti e dei sismi, conferendo alla famiglia un importantissimo senso di protezione, punto chiave delle case tradizionali.
Tralasciando le immense possibilità di personalizzazione, pari a quelle proposte dall’edilizia classica, e la predisposizioni per l’energia rinnovabile e l’utilizzo per i moderni optional delle tecnologie domotiche, le aziende solitamente conferiscono ai prefabbricati ben 30 anni di garanzia e assicurazioni.
Un’offerta inimitabile dalla quale molti consumatori si lasciano giustamente sedurre.
Normative, reati, accortezze legali di cui tener conto
Secondo quanto riportato dall’articolo 10, termine I, numero 80, della legge del 23 Maggio 2014, la concessione edilizia è regolamentata come segue, in base alle normative della Repubblica Italiana:
«La concessione edilizia è sempre necessaria per le case prefabbricate in quanto, a prescindere da un sistema di ancoraggio al suolo, vanno considerate vere e proprie costruzioni; tale necessità del resto discende dalla alterazione dello stato dei luoghi e dalla destinazione in genere di tale tipo di struttura alla soddisfazione di esigenze di carattere durevole, a prescindere dalla tecnica e dai materiali impiegati per la realizzazione della struttura stessa.»
E’ importante, nel caso si abbia a che fare con agenzie ed aziende di cui non si riconosce la natura o la validità giuridica, non contrarre il rischio di reato di costruzione abusiva edilizia, circoscritto all’installazione sul terreno del prefabbricato in cemento o legno, o addirittura della permanenza di strutture mobili come camper, roulotte o case mobili, a patto che esse siano su ruote: essenziale, in questo caso, è che soddisfino le esigenze abitative.
Oltre questi piccoli accorgimenti relativi alla legge statale, non dovrebbero sorgere problemi legali circa il proprio prefabbricato; per qualsiasi dubbio, ovviamente, è possibile contattare un avvocato.
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