Bonus mobili 2017: tutto ciò che occorre sapere

Le detrazioni fiscali continuano ad attrarre grandi consensi tra gli italiani, in quanto permettono di mettere in cantiere delle spese per ristrutturare la propria abitazione avendo la possibilità di trasformare l’operazione in un investimento.

Naturalmente la conditio sine qua non è quella di compilare la dichiarazione dei redditi, dalla quale appunto andranno detratte in dieci annualità le cifre in questione.

A questo proposito va comunque ricordato come in alcuni casi anche i cosiddetti incapienti, ovvero coloro che non compilano la dichiarazione, possono usufruire di questa possibilità, che probabilmente sarà allargata nel prossimo futuro in modo da non danneggiare ulteriormente una categoria storicamente penalizzata.

Tra le detrazioni che sono state confermate per il 2017, c’è anche il Bonus mobili. Andiamo dunque a conoscere nel dettaglio il provvedimento, in modo da poterne usufruire nel migliore dei modi.

 

bonus mobili 2017

La detrazione è stata confermata al 50%

 

Il Bonus mobili 2017 è stato confermato al livello del 50%, riguardando le spese sostenute per arredi ed elettrodomestici di classe A+ (A per i forni).

Va ricordato come il riferimento normativo rimanga l’articolo 16 del Dl 63/2013, modificato dal comma 2 della Legge di Stabilità e come l’acquisto di mobili vada obbligatoriamente destinato a un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia premiato dal bonus del 50%, mentre nel caso in cui la detrazione sia quella ai fini della riqualificazione energetica agevolata al 65%, non scatta il diritto.

Altra cosa molto importante da ricordare per il Bonus mobili 2017 è che i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati nel 2016.

Ove invece i mobili siano invece stati acquistati precedentemente, il periodo agevolato è quello compreso fra il giugno 2013 e il dicembre 2016 e la ristrutturazione deve essere iniziata dopo il 26 giugno 2012.

Attenzione, però: la data di inizio ristrutturazione deve assolutamente precedere quella in cui sono stati acquistati i beni , mentre le spese possono essere successive.

Si tratta di un elemento fondamentale per avere diritto all’agevolazione e quindi occorre ricordare di ottemperare a questa prescrizione, mentre nel caso in cui i lavori non richiedano comunicazioni e titoli abilitativi specifici, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva o l’atto di notorietà.

 

bonus mobili

Il tetto di spesa

 

Per quanto concerne il tetto di spesa, esso è stato fissato a 10mila euro.

Anche in questo caso, però, occorre fare attenzione, in quanto la cifra complessiva è riferita alla singola unità immobiliare.

Se ad esempio una ristrutturazione è iniziata nel 2016 e proseguita nel 2017, nell’ambito dell’intero biennio si avrà diritto appunto a 10mila euro complessivi di detrazione.

Il discorso cambia nel caso in cui invece si decida di ristrutturare più immobili, potendo in tal caso utilizzare più volte l’agevolazione.

La ristrutturazione edilizia cui è riferito l’acquisto di mobili può riguardare la singola unità immobiliare oppure parti comuni dell’edificio e può essere riscossa anche nel caso in cui gli arredi siano destinati a una parte diversa dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Quando scatta il diritto al Bonus mobili 2017

 

Va ricordato anche come i mobili e gli elettrodomestici acquistati debbano essere nuovi.

A titolo esemplificativo possiamo dire che sono compresi nell’agevolazione gli armadi, i letti, le librerie, i tavoli, le sedie, le scrivanie, le poltrone e le cassettiere.

Mentre sono esclusi le porte, le tende, le pavimentazioni, e i complementi di arredo.
Per quanto riguarda invece gli elettrodomestici, il diritto al Bonus mobili 2017 scatta nel caso di grandi elettrodomestici  come le lavatrici, i frigoriferi, i congelatori, le lavastoviglie, gli apparecchi per la termoregolazione o le stufe di ultima generazione, mentre sono da escludere i piccoli dispositivi, come il tostapane o l’asciugacapelli.

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