Il boiler elettrico, noto anche come scaldabagno, è ancora oggi molto utilizzato nel nostro Paese da chi lo preferisce alla caldaia a gas. A favorirne l’adozione sono soprattutto alcuni vantaggi da tenere in conto, avendo magari l’accortezza di metterli a confronto con le particolari esigenze di ognuno di noi. Andiamo quindi a vedere nel dettaglio quali possono essere i vantaggi e gli svantaggi da mettere sui due piatti della bilancia.
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I vantaggi del boiler elettrico
Lo scaldabagno elettrico continua ad avere un vasto numero di affezionati in Italia, nonostante gli addetti ai lavori lo indichino alla stregua di un dispositivo abbastanza arretrato dal punto di vista tecnologico.
Tra i maggiori vantaggi che può assicurare agli utenti occorre mettere in risalto la totale assenza di manutenzione e la possibilità di installarlo ovunque si voglia, magari procedendo con il fai da te in modo da risparmiare sui costi collegati alla necessità di ricorrere a manodopera specializzata.
Trattandosi di un dispositivo ad accumulo, riesce a rendere disponibile una determinata quantità di acqua calda sanitaria, in un certo limite di tempo, anche nel caso venga a verificarsi un black-out accidentale. Inoltre anche dal punto di vista dei costi la sua convenienza si è accentuata nel corso degli ultimi anni, unendosi ad un notevole aumento di efficienza della sua elettronica. Secondo gli specialisti del settore esso è in grado di assicurare un flusso di acqua calda più stabile di quello che viene erogato da una caldaia tradizionale.
Infine c’è un altro vantaggio di non poco conto, stavolta in termini di sicurezza: l’integrazione dei dispositivi di sicurezza al suo interno, rende praticamente inesistente il possibile rischio di incendio.
Gli svantaggi del boiler elettrico
Come abbiamo visto, quindi, il boiler elettrico può rappresentare senz’altro una buona alternativa alla classica caldaia a gas. Prima di adottarne uno, però, sarebbe anche il caso di andare a vederne gli eventuali difetti e poi fare una disamina in grado di pesare il tutto e fare infine una scelta parametrata sulla base delle proprie necessità.
L’analisi in questione non può che partire dalla considerazione che il boiler è un dispositivo ad accumulo in grado di scaldare a seconda dei modelli, 10-30-50 e 80 litri d’acqua in archi temporali che possono variare dai 15 minuti necessari al modello più piccolo, fino a 3 o 4 ore per quelli più capienti. Una volta che sia stata consumata l’acqua che si era nel frattempo accumulata all’interno del serbatoio, occorre disporsi nell’attesa che l’acqua provveda a riscaldarsi.
Proprio in questa fase, di preparazione, il consumo elettrico va ad intensificarsi, in quanto per poter scaldare l’acqua necessaria il boiler consuma un quantitativo rilevante di energia, coi costi in bolletta che possono conseguirne. A tal proposito va anche ricordato come il costo dell’energia vari in base alle fasce orarie, permettendo perciò all’utente di programmare l’accensione del boiler nelle ore in cui esso è più economico.
In tal modo si potrà trovare un giusto compromesso tra comfort e costi di gestione, che deve comunque essere valutato nella sua interezza.