Ereditare una casa non è mai una cosa semplice. Occorre fare i conti col notaio e con le spese incombenti per sbrigare le pratiche.
La prima cosa da fare è, ovviamente, la dichiarazione di successione, che ha un costo del 9%.
Questo non vale, però se sei un primo erede, vediamo perché.
In Questo Articolo Si Parla di:
Agevolazione prima casa dell’erede
L’agevolazione porta l’imposta di registro dal 9% al 2% per i primi eredi della casa. Occorre prestare attenzione, però, a determinati requisiti necessari per poter accedere a suddetta agevolazione.
Tale agevolazione fa parte di quello che si definisce bonus prima casa, che offre un risparmio sul registro (che passa dal 9 percento al 2 percento) e sull’iva (che passa dal 10 percento al 4 percento), sia in fase di costruzione che di compravendita.
Tale bonus si estende anche per i trasferimenti di proprietà a titolo gratuito e, appunto, anche alle successioni ereditarie.
Per poter rientrare nell’agevolazione occorre soddisfare alcune condizioni, simili a quelle per la compravendita di immobili.
Condizioni per rientrare nell’agevolazione sulla prima casa in eredità
Non si deve aver usufruito del bonus “prima casa” in precedenza
Il ricevente, per usufruire dell’agevolazione, non deve essere intestatario di altri immobili agevolati in precedenza dallo stesso bonus “prima casa”. Se si è già ereditato un altro immobile, sempre con prima casa, o lo si è ricevuto in donazione, o semplicemente si è proceduto ad acquistarlo, non si può accedere al bonus.
Una eccezione a questa regola prevede che il titolare ricevente dell’immobile in eredità, si impegni a cedere il precedente immobile entro un anno.
Ipotizziamo che vostra nonna vi lasci in eredità la sua casa, ma voi siete già in possesso di una casa vostra, l’unico modo per poter rientrare nell’agevolazione è quello di cedere il vostro attuale immobile entro un anno. Cessione che può essere fatta in qualsiasi maniera: vendita o donazione a titolo gratuito. Ovviamente chi riceverà l’immobile dovrà anch’egli prestare attenzione al bonus prima casa.
Immobile non di lusso
Altra condizione per poter rientrare nelle agevolazioni, è quella che l’immobile ereditato non rientri nella categoria degli immobili di lusso. Controllate i dati catastali dell’immobile e verificate che non sia presente nelle categorie A/8 e A/9, ovvero quella relativa agli immobili di lusso.
Immobili in queste categorie sono: ville con un alto numero di metri quadri, negozi, uffici, magazzini, terreni vari.
Unica abitazione nello stesso comune
Altra regola per rientrare nell’agevolazione è quella che l’immobile ricevuto risulti essere l’unico immobile adibito a civile abitazione nello stesso comune di quello ereditato.
Se possedete un ufficio o un immobile non ad uso abitativo, la limitazione non si applica.
Trasferimento della residenza entro 18 mesi
Ultima regola per poter ottenere l’agevolazione. L’erede ha l’obbligo di fissare la propria residenza nel nuovo immobile entro 18 mesi dalla data di apertura della successione.
Hai ereditato più immobili?
Nel caso in cui tu abbia ereditato più immobili, non ritenerti così fortunato.
La legge vuole che l’agevolazione si applichi solo ad uno degli immobili ricevuti, mentre tutti gli altri vengano trattati tramite le ordinarie tassazioni.
Differente discorso, invece, nel caso in cui ci siano più ereditari e più immobili. Sarà ogni ereditario a dover verificare la possibilità di usufruire del bonus prima casa sulla propria parte ereditata.
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