Ristrutturare il bagno è un’operazione delicata, che andrebbe affrontata con molta attenzione se si vuole avere un risultato finale all’altezza di spese e aspettative.
A tal proposito occorre ricordare che la prima cosa cui prestare attenzione è la rispondenza dei lavori alle norme vigenti, a partire proprio dalla superficie degli ambienti, la quale viene stabilita da normative locali come il Regolamento edilizio e quello di Igiene edilizia.
Ogni volta che si vada a mettere mano alle dimensioni di un bagno esistente oppure se ne costruisca uno nuovo, occorre quindi attenersi ai valori indicati da tali regolamenti, che possono essere reperiti presso l’ufficio tecnico del Comune.
Ad esempio non molti sanno che alcuni regolamento consentono l’assenza di una finestra nel bagno, a patto che sia invece presente un apparecchio per l’aerazione meccanica attivata, come succede ad esempio a Milano, nei casi in cui la superficie di un’abitazione sia inferiore a 70 metri quadrati e vi sia una sola camera da letto oppure quando esista un secondo bagno dotato di aeroilluminazione naturale.
Altra cosa che occorre sapere è che la progettazione di un bagno obbliga al rispetto di alcune norme, ad esempio la CEI 64-8 che ne disciplinano non solo la progettazione, ma anche la realizzazione, imponendo ad esempio che le prese elettriche vicine ai lavandini siano protette con un interruttore differenziale da incasso.
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Gli accorgimenti necessari
Se queste sono solo alcune delle norme che occorre rispettare ove si decida di dare vita a lavori per ristrutturare il bagno, non mancano anche accorgimenti che possono aiutare non poco una volta che si passi all’attuazione pratica dei lavori.
Il primo passo in tal senso dovrebbe sempre essere lo scatto di una serie di fotografie in grado di attestare lo stato di tubazioni e cavi prima dei lavori.
Il tutto prima di procedere alla posa degli impianti idrico ed elettrico, di ripristinare i sottofondi e di applicare le finiture e i rivestimenti.
In caso di contestazioni, magari per guasti o perdite d’acqua, una traccia reale degli schemi tecnici effettivamente realizzati può rivelarsi effettivamente preziosa.
Nella fase di realizzazione dei lavori, andrebbe invece ricordato che la sistemazione più razionale e gradevole dal punto di vista estetico è quella che vede bidet e vaso affiancati, per la quale servono però 120 centimetri sulla parete, in mancanza dei quali occorre sistemare i sanitari uno di fronte all’altro, adottando una serie di accorgimenti come garantire al tubo l’idonea pendenza (1 cm per ogni metro lineare) per fare in modo che lo scarico del bidet sia collegato a quello del vaso.
Non occorre sottovalutare poi il fatto che le pareti dei bagni devono essere rivestite con materiale non solo impermeabile, ma anche liscio, lavabile e resistente, a partire dalla ceramica per esempio, mentre il soffitto andrebbe rifinito con un prodotto traspirante.
La necessità del preventivo per ristrutturare il bagno
Infine il preventivo, un fattore di fondamentale importanza che può effettivamente comportare risparmi anche ingenti.
A tal proposito va ricordato che le proposte delle aziende devono riportare tutte le voci di spesa per consentire un confronto tra i documenti e la scelta di quello effettivamente più conveniente.
Se naturalmente i primi ad essere scartati sono sempre i preventivi troppo elevati, anche quelli troppo convenienti possono nascondere qualche trappola e andrebbero perciò se non scartati, almeno essere oggetto di approfondimento per non ritrovarsi con qualche brutta sorpresa.