Mutuo Prima Casa: Tipologie e Agevolazioni

Per mutuo prima casa si intende un prestito per chi non è proprietario di nessun immobile. Fa parte delle tipologie di prestito ipotecario, e rappresenta attualmente uno dei più richiesti dagli italiani.

Recenti dati hanno dimostrato come siano presenti più del 60% di richieste di mutuo di questo tipo.

Mutuo prima casa tipologie

Mutuo Prima Casa: Tipologie

Sono presenti diverse tipologie di mutuo prima casa, catalogate in base all’importo e a diverse caratteristiche. Il più diffuso è quello che copre l’80% dell’acquisto dell’immobile, in quanto la banca per questioni legate alla garanzia e alla buona riuscita dell’intervento difficilmente potrà consentire un mutuo più ampio.

Nei casi in cui la banca volesse coprire l’intero importo, si parlerà di mutuo prima casa 100%, ma avviene solo se sono presenti dei livelli e dei criteri di garanzia maggiori da parte del richiedente.

Mutuo prima casa e le banche

Mutuo Prima Casa: Le banche

Una volta individuato l’immobile che si vuole acquistare sarà necessario confrontare le diverse banche e i diversi criteri con i quali vengono forniti i mutui per capire quale si avvicina di più alla richiesta e all’esigenza del richiedente.

Per farlo è possibile adoperare i molteplici siti dove vengono confrontati i mutui e i loro tassi d’interesse, anche se è sempre meglio rivolgersi alla propria banca sia per un consulto e sia per diverse e possibili agevolazioni. In genere, i preventivi sono gratuiti e senza impegno, quindi vale comunque la pena adoperarsi per mettere a paragone più soluzioni.

Scelta la banca, dopo aver scelto l’immobile, bisognerà compilare un modulo per la richiesta del mutuo in questione per la valutazione del cosiddetto parere di fattibilità, ovvero la possibilità o meno di concedere il prestito ipotecario da parte della banca che valuterà degli elementi principali insieme ad altri di minori entità, qualora lo ritenga necessario.

Gli elementi fondamentali da dover disporre per fare richiesta sono i seguenti:

reddito del nucleo familiare, o del semplice richiedente, presente nella dichiarazione dei redditi
ammontare complessivo del costo dell’immobile per il quale si richiede il prestito
– se ci sono, delle garanzie di terzi come supplemento
– il cosiddetto rapporto rata/reddito calcolato dalla banca basandosi sul 30% del reddito mensile di chi richiede il prestito, in modo tale che l’operazione possa andare a buon fine, garantendosi la restituzione del prestito con i relativi interessi, senza aggravare oltre limite la situazione economica del nucleo familiare

Superato il passaggio relativo al parere di fattibilità bisognerà presentare alla banca, insieme alla richiesta di mutuo tramite il relativo modulo, tutta la documentazione necessario che varia in base al richiedente e alla sua posizione lavorativa.

Difatti, se si tratta di un lavoratore dipendente si dovrà presentare una dichiarazione fatta dal datore di lavoro che certifichi l’anzianità di servizio insieme all’ultima busta paga accompagnata dal modello CUD dell’anno in corso.

In caso si trattasse di un lavoratore autonomo, si avrà bisogno delle copie del modello unico PF accompagnato dal documento che attesta l’iscrizione all’Albo professionale di riferimento, o dall’estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato se si tratta di un lavoratore autonomo.

Insieme a questi documenti fondamentali per l’inizio della pratica dovranno essere forniti altri dati generali e necessari alla stipula di qualsiasi contratto relativo ad un finanziamento.

Una volta portate a termine queste operazioni, sarà la stessa banca a fare le valutazioni e a comunicare l’esito, per poi concludere con la stipulazione dell’atto di finanziamento, fissando una data in cui avverrà ufficialmente grazie ad un atto pubblico presso un ufficio notarile.

Mutuo prima casa agevolazioni

Mutuo Prima Casa: Agevolazioni

Una volta appreso l’iter, è necessario conoscere quelle che sono le eventuali agevolazioni a cui fare riferimento per quel che riguarda l’acquisto di un immobile prima casa.

Prima di sapere se si ha diritto o meno a queste agevolazioni è necessario saper riconoscere un immobile che abbia queste caratteristiche.

Innanzitutto, non deve trattarsi di un immobile di lusso. Il richiedente deve essere una persona fisica.

Quest’ultimo non deve possedere un altro immobile presente nel comune di quello che si sta acquistando.

Inoltre, non sarà possibile richiedere una seconda agevolazione prima casa, ovvero il richiedente non deve già averne usufruito in passato.

Il richiedente deve avere la residenza nel comune dove sta acquistando l’immobile, e se non la possiede, ha tempo 18 mesi dal rogito per riceverla.

Una volta accertatosi che si è idonei per ricevere le agevolazioni sono previsti diversi sgravi che favoriscono il richiedente. Oltre piccole percentuali sui registri, la possibilità di non pagare l’IVA e altri piccoli sconti sulle rate ipotecarie e catastali, vi sono altre agevolazioni principali come ad esempio la possibilità di detrarre il 19% sugli interessi passivi del mutuo.

Alcuni comuni mettono a disposizione dei propri cittadini la possibilità di vedersi detratti anche i costi dell’istruttoria, della perizia bancaria, delle imposte applicate sul mutuo, e in alcuni casi anche del costo dell’atto notarile, ma il tutto fino ad un massimo di 4000 euro.

L’imposta di registro proporzionale, nonostante vi siano applicate detrazioni, non può essere inferiore a 1000 euro, ma i richiedenti che ne sono colpiti non dovranno versa l’imposta di bollo, tributi speciali catastali e tasse ipotecarie.

Per chi è soggetto a partita IVA, la situazione cambia e si dovrà versare ugualmente l’imposta di bollo e la tassa ipotecaria.

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