Il parquet a casa continua a esercitare grande fascino su molti italiani, che ormai da decenni ne hanno sancito le fortune sui mercati.
Quando si decide di installare un parquet nella propria abitazione, sarebbe però sicuramente meglio conoscere i pro e i contro di questa particolare superficie, trattandosi in effetti di un materiale vivo, il modo migliore per evitare pessime sorprese una volta che la posa sia stata terminata.
Solitamente per parquet si intende il particolare pavimento costituito assemblando i elementi di legno dotati di uno spessore minimo di 2,5 millimetri di legno prima della posa.
Il suo nome deriva dalla famosa sala in cui il re Luigi XIV riceveva i suoi collaboratori e i cortigiani a Versailles.
Può essere posato con tecniche molto diverse, ad esempio incollandolo, inchiodandolo, o con la cosiddetta posa flottante (detta anche galleggiante).
Nel terzo caso non viene ancorato alla superficie esistente, a differenza degli altri casi.
Si tratta di una soluzione estremamente suggestiva che può aggiungere molto da un punto di vista estetico all’ambiente in cui viene posato.
Prima di farlo, occorre però valutarne bene
le caratteristiche per cercare di capire se non sia il caso di rivolgersi ad altre soluzioni in grado di rivelarsi più indicate per l’ambiente interessato.
In Questo Articolo Si Parla di:
I vantaggi offerti dal parquet a casa
Tra i vantaggi più evidenti offerti dal parquet, oltre ad una resa estetica senza paragoni, va sicuramente ricordato il loro determinante contributo all’isolamento termico e acustico dell’abitazione.
In particolare la prima caratteristica dipende dal fatto che il legno è un pessimo conduttore, per cui il parquet consente di assicurare calore in inverno rimanendo fresco nel corso dei mesi estivi.
E’ inoltre dotato di ottima resistenza, anche agli agenti atmosferici, caratteristica tale da assicurare una notevole durata nel corso del tempo.
Per riportarlo ad uno stato eccellente, una volta intervenuto un certo logorio, basta eseguire processi di levigatura e lucidatura che possono rivelarsi determinanti in tal senso.
Inoltre può essere posato anche su superfici già esistenti, consentendo così un risparmio notevole dal punto di vista finanziario, evitando di dover rompere il sottostante.
Gli svantaggi del parquet a casa
Tra gli svantaggi più evidenti va ricordata invece la scarsissima resistenza all’umidità: basta in effetti una lievissima infiltrazione d’acqua per provocare grandi danni alla superficie, in particolare provocando una deformazione, rendendo perciò inevitabile la massima attenzione e, soprattutto, rendendo quasi impossibile il suo impiego in ambienti come il bagno e la cucina.
E’ inoltre una superficie molto delicata, che può essere notevolmente compromessa da un punto di vista estetico da macchie o graffi.
Proprio per questo sarebbe il caso di evitarne l’adozione in abitazioni ove siano presenti bambini piccoli, per non doverli costringere a comportamenti non adatti alla loro età. Infine la questione relativa ai prezzi, che sono più alti nei confronti delle altre soluzioni.
Proprio per questo motivo sarebbe il caso di riflettere a fondo prima di optare per l’adozione di un parquet, soppesando attentamente non solo vantaggi e svantaggi che tale soluzione può garantire, ma anche relazionandoli alla propria situazione e alle esigenze reali.
La scelta del colore del Parquet
Sono classificati in 4 categorie:
- I legni rossi: sono il merbau: essenza asiatica di colore bruno che con la progressiva esposizione alla luce, tende a modificarsi; Il Doussiè Africa: essenza dorata-rossiccia, che si presta a differenti usi, anche nel caso di pavimenti con riscaldamento a pannelli.
- I legni Chiari: sono l’acero americano, è un legno di colore beige molto chiaro che presneta un livello di ossidazione molto basso. Il faggio: essenza tipicamente europea, dalla tonalità rosata, che poco sopporta gli sbalzi di temperatura e pertanto è inadatta a pavimentazioni con riscaldamento a pannelli. Il rovere è un legno chiaro che, con il trascorrere del tempo, assume una tonalità giallo paglierino. Reagisce male all’umidità ed alle variazioni di temperatura ed è inadatto a pavimenti con riscaldamento a pannelli.
- I legni scuri: Il wengé-Panga: essenza africana particolarmente scura, non soggetta a cambiamenti di colore se esposta a raggi solari. Il mutenye: essenza africana che si presenta in tonalità di colore diverse, dal marrone tendente al giallo fino ad arrivare al grigio tendente al nero. E’ un legno resistente ma neno adatto al riscaldamento a pannelli radianti.
- I legni bruni: L’iroko è un’essenza proveniente dall’Africa. Il suo colore giallo cambia con l’esposizione alla luce: è un’essenza particolarmente indicata per ambienti umidi, come bagni e cucine. Il teak è un’essenza color tabacco di provenienza sia asiatica che africana: è estremamente risistente all’umidità, tanto da essere impiegato nel settore nautico. L’Afrormosia: essenza africana leggermente olivastra, resistente alle escursioni e pertanto ideale anche per pavimenti con riscaldamento a pannelli.