Gli infissi in legno sono ancora i più gettonati in assoluto dagli italiani. Il motivo di questo appeal deriva da una serie di ottime caratteristiche di questi serramenti, a partire da una qualità estetica che continua ad essere irraggiungibile per alluminio e PVC.
Una qualità che risalta soprattutto quando si tratta di scegliere gli infissi adatti ad abitazioni d’epoca o di particolare pregio paesaggistico e architettonico.
Naturalmente la maggiore qualità degli infissi in legno si traduce in un costo maggiore rispetto ai prodotti concorrenti.
Va però ricordato come la presenza delle detrazioni fiscali previste a livello statale per chi opti per serramenti in grado di apportare una maggiore efficienza energetica, è in grado di rendere molto più leggera la spesa complessiva.
In Questo Articolo Si Parla di:
Infissi in legno: La detrazione del 65%
Le detrazioni fiscali previste a favore di chi decida di dotarsi di infissi in legno, sono in particolare due, quella del 50% per gli interventi di ristrutturazione e del 65% per i lavori tesi ad efficientare dal punto di vista energetico gli edifici.
A tal proposito va ricordato che nel secondo caso le condizioni per accedere al beneficio fiscale sono notevolmente più restrittive, essendo intanto necessario che l’edificio risulti esistente e già dotato di impianto di riscaldamento.
L’Ecobonus è poi valido per gli edifici di qualsiasi tipo (abitazioni, esercizi commerciali, uffici, sedi di produzione artigianale o industriale e altro), mentre la detrazione per le ristrutturazioni edilizie riguarda solo le abitazioni.
Se queste sono le condizioni previste per quanto concerne l’edificio, va poi ricordato come i nuovi infissi in legno debbano a loro volta essere rispondenti a determinati requisiti, partendo dall’obbligo di delimitare il perimetro del volume riscaldato, condizione che esclude in partenza gli scantinati, le autorimesse e tutti quei locali in cui non sia presente il riscaldamento.
Altra conditio sine qua non è rappresentata dalla certificazione, che viene concessa ove essi rispettino i valori di trasmittanza termica indicati per legge.
Il riferimento normativo, in questo caso, è rappresentato dal Decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008 e dalle successive modifiche indicate dal Decreto del 6 gennaio 2010.
Va anche puntualizzato come all’Ecobonus siano associate anche le spese effettuate per le strutture accessorie al serramento tali da influire sulla dispersione del calore, ad esempio gli scuri e le persiane, oppure accorpate strutturalmente all’infisso (i cassonetti delle tapparelle).
Il tetto fissato dalla legge per la detrazione fiscale sul risparmio energetico nel caso di sostituzione di serramenti è attestato attualmente a quota 60mila euro.
Infissi in legno: La detrazione del 50%
Come si può comprendere, proprio i paletti imposti per l’Ecobonus rendono complicato l’accesso al suo godimento.
In caso non si riesca a rientrare nel suo recinto, si può comunque ripiegare sulla detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie.
Se è sempre necessario, come per il 65%, che il lavoro sia effettuato su un edificio esistente, occorre però sottolineare come siano ammesse in questo secondo caso solo le opere realizzate su abitazioni o parti comuni di edifici residenziali.
Inoltre è irrilevante la presenza o meno del riscaldamento, mentre occorre sapere che la sostituzione dei serramenti è sottoposta a diverse regole a seconda che riguardi le singole unità abitative o le parti condominiali.
Nel primo caso occorre che i nuovi elementi abbiano sagoma, materiali e colori diversi.
Ove tali caratteristiche non siano presenti, occorre valutare se i nuovi infissi in legno vadano ad apportare migliorie tali da aumentare il risparmio energetico, come avviene quando al vecchio vetro singolo viene a sostituirsi il doppio o triplo vetro.
Ove invece si tratti di sostituire le finestre su parti condominiali, i requisiti descritti in precedenza non sussistono e per avere la detrazione si può anche acquistare serramenti dotati delle stesse caratteristiche di quelle preesistenti.
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