Iniziato l’anno nuovo si pensa già al nuovo anno fiscale e ai nuovi incentivi per impianti fotovoltaici, e l’approvazione della legge di bilancio, a dicembre 2018, comporta alcuni cambiamenti.
Per i prossimi 36 mesi sono previsti 15 miliardi di euro di stanziamenti aggiuntivi in vari settori, in primis l’efficientamento energetico e l’adeguamento sismico.
Il Presidente della Commissione Industria del Senato, Massimo Girotto, rende ufficiale la proroga degli ecobonus anche per il 2019, proroga che verrà, probabilmente, rinnovata di anno in anno fino al 2021.
Oltre al tanto discusso incentivo sui veicoli elettrici, viene rinnovato l’incentivo per l’installazione di impianti fotovoltaici, sempre presente da anni nelle varie leggi di bilancio.
In Questo Articolo Si Parla di:
Incentivi sugli impianti e non solo
Per il 2019 sono previsti i classici bonus ristrutturazioni con detrazioni irpef del 50% su tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia, ed è valido sia per i classici impianti fotovoltaici che per gli impianti con sistema ad accumulo. Il bonus è valido, grazie ad una proroga, fino al 31 dicembre 2019. Il tetto massimo di spesa previsto per il 2019 è di 96 mila euro.
Previsti anche incentivi dal 50% al 65% per lavori di efficientamento energetico quali l’installazione di caldaie a condensazione, impianti di climatizzazione a biomassa, riqualificazioni di condomini e lavori di coibentazione.
Incentivi futuri
Per gli anni successivi c’è la possibilità di una riduzione fino al 36% degli ecobonus. Questa riduzione è dovuta, tra le varie cose, al continuo calare dei costi per i singoli impianti fotovoltaici.
Capita di frequente che le famiglie interessate stiano ben al di sotto del tetto massimo di spesa per l’impianto fotovoltaico di casa propria.
Per accedere agli incentivi occorre rispettare alcune condizioni essenziali:
Al servizio dell’abitazione
Questa importante dicitura è essenziale, poiché certifica che l’impianto è stato costruito per essere utilizzato esclusivamente in ambito domestico residenziale
No ad aziende o rivenditori di energia
Non possono accedere all’ecobonus le aziende o coloro che hanno installato impianti fotovoltaici di vaste dimensioni col solo scopo di produrre e vendere energia.
Impianto di massimo 20kW
La capacità massima dell’impianto domestico non deve superare i 20kW.
Inoltre, l’ecobonus non risulta essere cumulabile con altri incentivi per i possessori di impianti fotovoltaici.
Beneficiari
A beneficiare dell’ecobonus saranno tutte le persone fisiche (e non società) che installano un impianto fotovoltaico presso la propria abitazione. La detrazione Irpef viene calcolata su una spesa massima di 96 mila euro e verrà rimborsata in un arco temporale di 10 anni. Verrete rimborsati, quindi, del 50% del vostro investimento in 120 rate mensili dallo Stato.
Impianti compatibili con l’ecobonus
Gli impianti che hanno accesso agli eco bonus sono:
Ad accumulo
Impianti anche detti stand-alone che accumulano l’energia prodotta in batterie, sfruttandola sul posto. Non c’è alcun collegamento con la rete di distribuzione e tutta l’energia prodotta in eccesso viene perduta.
Connessi in rete
La tipologia di impianto più diffusa, ovvero quella connessa in rete. Gli impianti grid-connected sono collegati alla rete elettrica locale.
Ibridi
Sono, appunto, un ibrido tra gli impianti ad accumulo e quelli connessi in rete. Usano le celle come priorità, altrimenti effettuano una richiesta di energia alla rete connessa.
TI SUGGERIAMO QUESTE LETTURE
CELLE SOLARI ORGANICHE: COSA SONO E QUANTO SONO EFFICIENTI
COME FUNZIONA UN COLLETTORE SOLARE
FOTOVOLTAICO GRATIS: DI COSA SI TRATTA?