Anche quest’anno chi esegue lavori di ristrutturazione ha diritto alle detrazione fiscali.
La legge di stabilità 2017 conferma che sono state prorogate fino al 31 dicembre 2018 sia la detrazione fiscale del 65% per gli interventi nel settore energetico e nell’adeguamento antisismico degli edifici, sia la detrazione del 50% che riguarda le ristrutturazioni edilizie.
La detrazione fiscali per ristrutturazione eseguiti entro il 31 dicembre 2018 su immobili residenziali che non superano un tetto massimo di spesa pari a 96mila euro per unità immobiliare.
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Interventi di ristrutturazione
A beneficiare delle detrazioni fiscali sono i proprietari degli immobili, i titolari di diritti reali o personali di godimento sugli immobili che sono oggetto degli interventi.
Gli interventi di ristrutturazione che danno diritto alle detrazioni fiscali includono:
- Opere di straordinaria manutenzione;
- Interventi di restauro e risanamento conservativo;
- Realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali;
- Eliminazione delle barriere architettoniche;
Interventi finalizzati al contenimento dell’inquinamento acustico, all’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici, all’esecuzione di opere interne;
Interventi volti a prevenire il rischio dell’attuazione di atti illeciti da parte di terzi;
Interventi finalizzati al conseguimento di risparmi energetici, volti in particolar modo all’installazione di impianti derivanti da fonti rinnovabili di energia;
Bonifica dell’amianto ed attuazione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici.
Detrazione fiscali per ristrutturazione maggiori per particolari interventi
La detrazione fiscale per ristrutturazione è pari al 65% delle spese effettuate dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2018 e che riguardano interventi di misure antisismiche su costruzioni come l’abitazione principale o ad attività produttive allocate in zone sismiche ad alto rischio.
Le detrazioni fiscali sono da intendere come risparmio sulle tasse da pagare.
Del beneficio si usufruisce in più rate, e viene ripartito in 10 rate annuali, salvo per i soggetti di età maggiore di 65 anni che avranno diritto a 5 rate anni e gli ultraottantenni che avranno diritto a 3 rate.