I condizionatori sono ormai un oggetto consueto nelle case degli italiani.
Il forte calo dei prezzi e le prestazioni sempre più eccellenti dei dispositivi presenti in commercio, hanno infatti spinto un numero sempre maggiore i nostri connazionali ad acquistarne uno, confidando magari nella possibilità di abbattere la spesa con le detrazioni fiscali concesse anche con la Legge di Stabilità 2017.
Prima di provvedere all’acquisto dei condizionatori, andrebbe però esaminata una serie di aspetti relativi alle normative in vigore, che possono spingere l’utente in una direzione piuttosto che in un’altra.
Basti pensare ad esempio che in alcune zone di particolare pregio, in particolare nei centri storici delle città d’arte, non è possibile montare condizionatori dotati di unità esterna, per non andare contro i vincoli di carattere paesaggistico.
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E’ indispensabile che l’installatore sia un professionista
Quando si acquistano dei condizionatori, occorre sapere che al costo del dispositivo dovrà poi essere aggiunto quello del professionista chiamato ad installarlo.
Quello che prima era consigliabile, ovvero il ricorso ad un tecnico dotato delle necessarie abilitazioni, è infatti diventato un obbligo con il regolamento varato nel 2016.
Le nuove norme di settore, prevedono che soltanto gli operatori specializzati possono montare l’impianto, con una postilla molto importante: chi non rispetta il regolamento e opta per un montaggio fai da te, rischia una multa in effetti molto pesante, tale da oscillare dai 500 ai 6mila euro.
Si tratta di una decisione molto forte, la cui ratio è da ricercare nella necessità di contrastare con forza il rischio di emissione dei gas fluorurati (F-gas), sostanze che pur non rappresentando un pericolo per lo strato di ozono, contribuiscono in maniera molto significativa al riscaldamento globale.
Cosa prevede il nuovo regolamento per l’installazione dei condizionatori
Il nuovo regolamento relativo ai condizionatori ha in pratica introdotto una serie di obblighi a cui sono obbligati a sottostare tutti i rivenditori.
In particolare, chi vende un climatizzatore o qualsiasi altro dispositivo che non sia ermeticamente sigillato e contenente F-gas, deve:
1) tenere un registro di vendita in cui devono essere annotati i dati relativi alla quantità e alla tipologia di F-gas venduti;
2) vendere questi prodotti esclusivamente alle aziende che possiedono la certificazione o l’attestazione idonea;
3) vendere i dispositivi pre caricati con gas fluorurati (non ermeticamente sigillati) soltanto a chi sia in grado di dimostrare che l’installazione sarà portata avanti da un’impresa o da un operatore specializzato;
4) anche nella eventualità in cui l’acquisto avvenga ad opera di imprese che solitamente eseguono attività di manutenzione o installazione di dispositivi con F-gas, è comunque obbligatorio che esse siano in grado di attestare il possedimento della certificazione specificata dal DPR 43/12.
Alla luce di quanto detto sinora, è quindi assolutamente vietato vendere i condizionatori ad un privato ove questi non sia in grado di dimostrare che l’impianto verrà installato da un operatore specializzato.
Il modo migliore di bypassare questa strozzatura consiste nella presentazione di una autocertificazione al commerciante (si tratti di punto vendita tradizionale o online) nella quale sia specificato il nome della ditta o dell’operatore specializzato al quale verrà successivamente affidato il montaggio.
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