Nel corso degli ultimi anni è andata sempre più crescendo la propensione dei nostri connazionali a coprire gli spazi esterni, residenziali o commerciali, al fine di erigere una protezione contro sole, pioggia o altri agenti atmosferici. Le coperture da esterno sono infatti in grado di dare vita a luoghi in giardino o sul balcone, in cui si può sostare piacevolmente nelle stagioni calde, oppure si può pranzare, chiacchierare, o dedicarsi semplicemente al relax, restando all’ombra durante il giorno e riparati dalla brezza durante la serata.
Se una volta le coperture da esterno erano considerate una sorta di lusso, un privilegio riservato soltanto alle classi elevate, oggi non è più così, grazie alla caduta dei prezzi che ha consentito anche a chi non disponga di grandi risorse economiche di poter accedere a questo tipo di prodotto.
Le coperture da esterno, però, non hanno soltanto un ruolo funzionale, ma anche estetico e proprio per questo devono accordarsi al meglio con l’ambiente circostante. La scelta definitiva, quindi, dovrà essere operata tenendo conto non solo di tutti gli elementi che le caratterizzano, ma anche dei materiali di costruzione utilizzati per realizzare la struttura.
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Quali sono le coperture da esterno disponibili
Esistono attualmente in commercio vari tipi di coperture da esterno. Le principali sono:
1) le pergole e le tettoie, strutture che vanno addossate a una parete oppure autoportanti, caratterizzate in particolare dalla presenza di un rivestimento superiore sorretto da una componente verticale. Si tratta di strutture perfette per tutti coloro che non dispongano di eccessivi spazi esterni ma che al contempo desiderino comunque dotare la propria casa di una copertura;
2) gazebo, ovvero piccoli padiglioni autoportanti che possono essere realizzati in legno, ferro o pvc. Disponibili con basi di forma variabile e quindi adatte a molte situazioni differenti, si distinguono dalle tende in tessuto, ovvero i teloni idrorepellenti che possono servire anche per ripararsi anche dalla pioggia, muniti di meccanismi di apertura e chiusura che possono essere automatici. In entrambi i casi è comunque obbligatorio ancorare la struttura scelta al suolo inserendone a terra i pali oppure fissarla mediante l’utilizzo di pesanti fioriere all’interno delle quali andranno posizionati i sostegni.
I materiali
Le coperture esterne possono essere distinte anche in base al materiale che le compone. Attualmente in commercio si possono reperire strutture costituite principalmente da stuoie di bambù, lastre di vetro, tessuti resistenti all’acqua o pvc. Trattandosi di elementi sottoposti a specifiche lavorazioni tese in particolare a renderli resistenti agli sbalzi termici e agli agenti atmosferici, la scelta deve essere compiuta tenendo in considerazione da un lato il risultato estetico che potrà conseguirne, ma dall’altro anche le proprie disponibilità economiche, in quanto la spesa finale può essere anche abbastanza elevata. In particolare, come è facilmente immaginabile, sono proprio le soluzioni in legno a comportare un esborso più consistente. Chi intenda risparmiare, può però far convergere la sua scelta sulle soluzioni in ferro e pvc. Se non possono garantire l’atmosfera di calore del legno, in particolare il ferro, sono però egualmente in grado di dare vita ad un risultato complessivo di buona fattura