Tutto sul bonus Videosorveglianza 2017
Con la recente Legge di Bilancio approvata dal Parlamento, il bonus videosorveglianza è stato prorogato anche per il 2017.
Si tratta di una importante risposta al bisogno di sicurezza dei nostri connazionali, in particolare di quelli che vogliono dotare la propria abitazione di sistemi in grado di opporre resistenza ad intrusioni da parte di eventuali malintenzionati, senza dover ricorrere all’autodifesa.
In una guida redatta dall’Agenzia delle Entrate, è possibile capire meglio di cosa si tratti e come si possa usufruire dell’agevolazione fiscale, proprio avendo come riferimento il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
In particolare si spiega come occorre muoversi per poter fruire del credito d’imposta concesso alle persone fisiche che hanno installato sistemi di videosorveglianza o di allarme, o che in alternativa hanno provveduto a stipulare contratti con istituti di vigilanza per fare sorvegliare i propri immobili, a patto che essi non non siano utilizzati nell’esercizio dell’attività d’impresa o di lavoro autonomo.
Cos’è il Bonus videorsoveglianza 2017?
il bonus videosorveglianza rappresenta un’agevolazione prevista dalla Legge di Stabilità 2016 , tesa in particolare a favorire la sicurezza dei cittadini e dare vita alla prevenzione delle attività criminali.
Contenuto all’interno del cosiddetto “Pacchetto Sicurezza”, esso prevede lo stanziamento di 15 milioni di euro sotto forma di credito d’imposta, riconoscendo la possibilità di usufruirne alle sole persone fisiche, quindi escludendo imprese, società, artigiani o commercianti.
Il bonus riguarda tutte le spese affrontate dai cittadini al fine di acquistare sistemi di videosorveglianza digitale e stipulare contratti tesi alla sorveglianza da parte di agenzie di vigilanza.
Va a questo punto sottolineato come le famiglie che sino al 2015 avevano solo la detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie per esaudire il loro desiderio di sicurezza, ora abbiano a disposizione una doppia possibilità di scelta.
Una seconda opportunità che riguarda appunto coloro che non hanno una partita IVA e che può rivelarsi un ausilio di larga portata nella lotta contro il crimine organizzato che ormai da tempo ha preso di mira le abitazioni, come del resto risulta dall’allarme sociale causato da una situazione ampiamente fuori controllo.
Bonus videosorveglianza: come funziona il credito d’imposta?
Come abbiamo già ricordato, il bonus videosorveglianza 2017, viene corrisposto ai contribuenti sotto forma di credito d’imposta, ovvero una sorta di buono che il cittadino e l’impresa può utilizzare in sede di dichiarazione dei redditi, provvedendo a compilare nel 730 precompilato il Quadro G – credito d’imposta o il quadro G del modello Redditi 2017.
Il credito maturato nei confronti dello Stato, potrà perciò essere scalato nel momento in cui il contribuente sarà chiamato al pagamento delle tasse.
La misura della percentuale di credito d’imposta è stata fissata nel 2017 al 100%, per cui l’intera somma spesa può essere compensata per pagare altri tributi mediante F24.
Va anche ricordato come la compensazione possa essere utlizzata per le imposte dovute sulla base della dichiarazione dei redditi, solo però tramite compilazione e invio del modello F24 telematico con i servizi Entratel o Fisconline.