Impiantare in Sicilia una industria fotovoltaica d’eccellenza: è questo l’ambizioso progetto portato avanti dall’Unione Europea tramite AMPERE (Automated photovoltaic cell and Module industrial Production to regain and secure European Renewable Energy market).
Finanziato con 14 milioni di euro, esso vede la partecipazione nel nostro Paese di ENEA, CNR-IMM di Catania, della PMI Rise Technology e di 3SUN, azienda del gruppo Enel Green Power, leader di settore in Italia.
Il progetto si propone di riuscire ad inaugurare a Catania una filiera produttiva in grado di produrre moduli fotovoltaici capaci di offrire rendimenti oltre il 23%, affidabilità di oltre 35 anni e tasso di degrado delle prestazioni inferiore a 0,5% annuo. Il tutto con costi di produzione attestati sotto la soglia dei 0,42 €/Wp e per una capacità complessiva di 1 GW all’anno.
Come si può facilmente comprendere si tratta di un progetto estremamente ambizioso, tale da poter fornire ricadute di grande portata anche a livello di indotto, andando peraltro ad incidere sulla situazione occupazionale di una regione estremamente problematica come la Sicilia.
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Un progetto di larga portata
E’ stato Mario Tucci, il responsabile Laboratorio Tecnologie Fotovoltaiche dell’ENEA, a ricordare come un progetto di questa portata rappresenti un’occasione pressoché unica.
Proprio grazie ad AMPERE, infatti, diverrebbe possibile ricreare nel nostro Paese una filiera industriale in un settore ove nel corso degli anni si è assistito ad un declino tale da far perdere all’Italia la leadership produttiva, pur in presenza di eccellenze tecnologiche che non hanno mai ripiegato dalle proprie posizioni.
Con il progetto dell’UE, si presenta una clamorosa opportunità in grado di rivoluzionare il mercato mediante lo sviluppo di un know-how che porterebbe ad un deciso incremento delle rese e ad un altrettanto rilevante abbattimento dei costi.
La filiera creata per questa via, sarebbe non solo in grado di competere sui mercati, ma di attrarre investimenti e aumentare la competitività del nostro sistema produttivo, anche senza dover ricorrere ad incentivi statali.
Il fotovoltaico continua a crescere
AMPERE va ad inserirsi in un quadro di sostanziale crescita del fotovoltaico globale.
Il mercato dell’energia solare, infatti, nel corso del 2016 ha fatto segnare il raggiungimento di una potenza cumulativa ormai arrivata a quasi 300 GWp.
Come ricordato proprio da ENEA, tale dato permette al fotovoltaico di soddisfare l’1,3% della domanda di elettricità dell’intero pianeta. Un trend che dovrebbe essere confermato almeno sino al 2020, con previsioni di crescita sino al 4%.
Un quadro cui contribuisce anche il fotovoltaico europeo, apportando al dato complessivo oltre 100 GW , con l’Italia capace di mettere a segno un eloquente +22% nella produzione di energia fotovoltaica.
Nel nostro Paese, in particolare, gli oltre 19 GWp di potenza installati sono in grado di coprire l’8% del fabbisogno energetico nazionale consegnando al comparto il record mondiale per quanto riguarda la percentuale di elettricità̀ solare immessa in rete.
Un valore che in base alla direttiva COP21, emanata dall’UE per contrastare i mutamenti climatici, dovrebbe innalzarsi entro il 2030 ad un livello compreso tra 25 e 35 GWp, in modo da realizzare l’obiettivo del 50% di produzione elettrica da rinnovabili.