In base all’ultimo rapporto Istat, la percentuale di furti in appartamento nel corso dell’ultimo decennio si è praticamente raddoppiata. Un dato che spiega l’allarme sociale destato da un fenomeno che non colpisce solo dal punto di vista economico le vittime, ma anche sotto il profilo psicologico, in quanto le induce a non ritenersi più al sicuro neanche all’interno delle mura domestiche.
Di fronte ad un dato simile si può facilmente comprendere l’altro dato che balza agli occhi, quello che attesta a 18,5 miliardi la cifra spesa dai nostri connazionali in impianti antifurto, reputati con tutta evidenza l’antidoto migliore alle incursioni dei malintenzionati. Un dato che naturalmente nel prossimo futuro è destinato ad aumentare anche in considerazione delle tante novità introdotte dalla domotica e dalla sinergia da essa instaurata con la sicurezza.
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Cosa sono i sistemi di domotica wireless
In particolare, gli italiani sembrano ormai essersi trasformati in risoluti assertori dell’aggiornamento tecnologico all’interno della propria abitazione. Una strada resa sempre più proficua dai sistemi di domotica wireless per la sicurezza, ovvero quei sistemi che si fondano su una connessione senza fili di diverse apparecchiature le quali possono essere governate anche a distanza, a patto di mettere in funzione una rete wifi. In tal modo la casa viene provvista di sensori in grado di rimandare gli input a una centralina installata all’interno dell’abitazione la quale, a sua volta, è delegata alla produzione di dati da trasmettere sotto forma di output verso i dispositivi mobili che sono stati connessi in precedenza. Grazia a questa modalità, si può facilmente monitorare la situazione all’interno dell’abitazione pur essendo a chilometri di distanza, magari al lavoro oppure in vacanza.
Gli apparecchi che devono essere connessi
La casa a prova di furto prefigurata dai sistemi domotici wireless prevede come passo propedeutico l’installazione di un sistema di allarme provvisto di sensori tecnologici in grado di azionarsi al minimo movimento riscontrato. L’impianto può logicamente essere collegato a delle telecamere grazie alle quali sarà possibile rendersi conto dal vivo di quanto sta accadendo. Naturalmente in fase di installazione si può chiedere una consulenza da parte di un esperto, in modo da capire se ci si può limitare ad installare telecamere in prossimità di porte, balconi e finestre in modo da monitorare eventuali ingressi non graditi, oppure aggiungerne altre all’interno degli ambienti da proteggere. Anche l’apertura e la chiusura della porta del garage o l’azionamento dell’accensione luci possono essere messi in connessione, al fine di dare ai ladri l’impressione che la casa presa di mira sia sempre abitata.
Attenzione ai bonus
Va anche ricordato come questi sistemi di sicurezza siano resi sempre più convenienti dalla presenza di agevolazioni e bonus fiscali, per effetto delle quali in pratica la spesa va praticamente a dimezzarsi. Considerato che si tratta comunque di una spesa abbastanza rilevante, conviene fare in modo di essere in regola coi requisiti che permettono l’accesso al credito d’imposta, che comunque, va ricordato, riguarda solo ed esclusivamente le famiglie e può essere speso in compensazione di altri tributi, nella percentuale del 100% della spesa sostenuta.