Riempire una parete bianca può essere un bel problema. La maggior parte delle persone non ha esattamente idea di come arredare uno spazio così blando e vuoto: in tal caso, emerge in nostro aiuto un materiale dall’enorme gamma di impieghi: il polistirolo.
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L’elenco dell’occorrente
Polistirolo alla mano, vediamo immediatamente cosa ci serve per occuparci dei lavori che ci siamo proposti di completare per decorare la nostra casa con questo importante e versatile materiale. Innanzitutto, serviranno i classici strumenti del mestiere: una cornice, una sega, una squadra, uno stucco, una colla per polistirolo o polistirene e, infine, della pratica vernice colorata della tinta che più adoriamo.
E’ d’obbligo, in questi casi, procedere cautamente. Imbracciare una sega, come sempre, è altamente rischioso e si consiglia di procedere solo a coloro che possiedono una certa manualità con i lavori di fai da te. Se si ritiene di averla e di essersi messi in sicurezza con le giuste attrezzature, si può passare alla creazione di qualche decoro col polistirolo, come ad esempio una cornice particolare: inizialmente, si dovrà individuare la parete sulla quale si vorrà posare la nuova cornice, e dunque calcolare la lunghezza necessaria in effetti ad un eventuale preparazione dei pezzi da unire, tagliandoli con una sega a 45° con l’aiuto della sopracitata squadra. Stendere, successivamente, sul retro della cornice una sorta di cordoncino ondulato e adesivo che ci permetterà di applicare la tinta tramite il pennello con tutta la sicurezza che ci serve. Avremo modo, poi, di riempire gli spazi vuoti – cioè le giunzioni fra i vari pezzi – con lo stucco. Infine, una volta terminato il lavoro, la cornice sarà pronta per poter essere verniciata completamente e di conseguenza posata sulla parete. E’ possibile trovare ulteriori tecniche di decoro in giro per i siti dedicati esclusivamente al fai da te, che propongono, tra l’altro, soluzioni innovative e divertenti.
Le proprietà del polistirolo nell’arredo
Il polistirolo, in generale, è un materiale flessibile impiegato in una vasta gamma di contesti e situazioni; la nomenclatura con cui l’abbiamo chiamato fino ad adesso, nel corso di questo articolo, è in realtà un gergo svizzero che sostituisce il suo corretto omonimo polistirene. Prodotto sulla base di una serie di agenti chimici resistenti, inerti e corrosivi, il polistirene viene utilizzato prevalentemente per il completamento delle operazioni di imballaggio e di isolamento. La caratteristica più importante del polistirene è sicuramente la sua capacità di acquisire plasticità quando il materiale raggiunge o supera una certa soglia di transizione vetrosa, ossia una temperatura molto alta nella quale perde alcuni tratti e ne assume degli altri.
Fra le maggiori applicazioni del polistirene, spaziano l’utilizzo per via delle sue proprietà elettriche e meccaniche: questo materiale è, senza ombra di dubbio, protagonista dell’industria alimentare, dell’industria manifatturiera, dei laboratori di ricerca e analisi ed, ovviamente, anche dell’industria dell’arredamento. Il polistirene, infatti, è impiegato per la produzione, per la realizzazione e la successiva distribuzione di oggettistica per la casa che, come abbiamo visto nei paragrafi soprastati, può essere agilmente coinvolta nell’ambito di lavori di fai da te nella propria abitazione.