Sia quando si intende ristrutturare la propria abitazione o procedere alla ristrutturazione del condominio in cui si abita, bisogna conoscere la classificazione degli interventi edilizi che si andranno a fare.
Sempre più spesso si parla di manutenzione ordinaria e straordinaria, non conoscendone il significato e i vari lavori che rientrano in queste categorie di interventi edilizi.
In questo post esporremo quali sono gli interventi da tenere in considerazione e a chi affidarsi per avere un servizio di qualità.
In Questo Articolo Si Parla di:
- 1 Manutenzione ordinaria e straordinaria: cosa sono e che differenza c’è
- 2 Quali interventi edilizi rientrano nella manutenzione straordinaria?
- 3 Manutenzione straordinaria degli esterni: come intervenire?
- 4 Manutenzione ordinaria e straordinaria degli esterni: quando farla?
- 5 Manutenzione ordinaria e straordinaria degli esterni: a chi affidarsi?
Manutenzione ordinaria e straordinaria: cosa sono e che differenza c’è
La sostanziale differenza tra manutenzione straordinaria e ordinaria riguarda la specificità degli interventi edilizi che si intende svolgere.
Per manutenzione ordinaria si intende, in ambito condominiale, l’insieme di interventi edilizi che riguardano le opere di rinnovamento, riparazione e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare e mantenere efficienti gli impianti tecnologici già esistenti.
La manutenzione straordinaria riguarda, invece, gli interventi edilizi e le modifiche che esulano dalla normale attività conservativa di una parte comune dell’edificio. La manutenzione straordinaria comprende, quindi, quegli interventi edilizi e modifiche necessarie per rinnovare e sostituire anche parti strutturali degli edifici e, realizzare o integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici. Gli interventi di manutenzione straordinaria non devono alterare la volumetria complessiva degli edifici o modificarne le destinazioni d’uso.
Quali interventi edilizi rientrano nella manutenzione straordinaria?
La manutenzione straordinaria comprende interventi edilizi su opere interne ed esterne. La Legislazione Italiana specifica quali siano gli interventi che rientrano nella manutenzione straordinaria, dividendoli proprio in interventi per opere interne ed esterne.
Il decreto legge 133/2014 specifica che sono previsti per le opere interne:
- installazione di scale di sicurezza e ascensori
- rifacimento di rampe e scale
- consolidamento statico di strutture portanti dell’edificio
- accorpamenti o frazionamenti di unità immobiliare, che non comporti la modifica dell’assetto distributivo del fabbricato
- sostituzione o modifica integrale degli impianti elettrici o fotovoltaici
- interventi a favore del risparmio energetico
La manutenzione straordinaria per esterni, invece, include:
- interventi mirati alla creazione di giardini e cortili, compreso l’impianto di alberi
- realizzazione di muri di cinta, recinzioni, ringhiere e cancellate
- rifacimento o realizzazione di intonaci esterni
- apertura di nuove finestre o porte verso l’esterno
- sostituzione di infissi esterni, persiane, serrande, serramenti, anche con modifica di tipologia di infisso o materiale
Gli interventi che non rientrano nei lavori di manutenzione straordinaria, sono quelli che andrebbero ad alterare la volumetria dell’edificio, ovvero:
- costruzione di un tetto di un immobile che sfori l’altezza superiore a quella preesistente
- sostituzione della copertura a lastrico solare con un tetto a falde
- apertura o costruzione di balconi sul prospetto dell’edificio
Manutenzione straordinaria degli esterni: come intervenire?
Elencati quelli che sono gli interventi per la manutenzione straordinaria di esterni, vediamo come intervenire e le procedure da seguire.
Gli interventi di manutenzione straordinaria possono, alle volte, cambiare o modificare le parti fondamentali di un immobile e introdurre elementi innovativi, sempre nel massimo rispetto dei criteri del Testo Unico dell’Edilizia. Appunto perché straordinari, questi interventi hanno un maggior grado di complessità rispetto agli ordinari, sarà quindi importante sapere come muoversi.
Le autorizzazioni e comunicazioni fondamentali da richiedere e inviare prima di procedere con i lavori di manutenzione straordinaria sono principalmente due:
- CILA: Comunicazione Inizio Lavori Asseverata
- SCIA: Segnalazione Certificata di Inizio Attività
La CILA deve essere presentata dal proprietario, inquilino o da chi ha l’usufrutto dell’immobile, presso lo Sportello Unico dell’Edilizia del Comune di competenza per quegli interventi straordinari che non intervengono nella struttura o che modifichino i parametri urbanistici.
Anche la SCIA deve essere presentata allo Sportello Unico dell’Edilizia del Comune di competenza, dal proprietario, inquilino o usufruttuario dell’immobile. La SCIA, però, riguarda quegli interventi straordinari che invece intervengono nella struttura e comportano l’aumento delle unità immobiliari.
Per entrambi i documenti è fortemente consigliato affidarsi a uno specialista tecnico abilitato, come un geometra o un architetto, per non incorrere in qualche intoppo burocratico.
SCIA e CIA servono a certificare e verificare la legittimità dei lavori di manutenzione straordinaria che si intendono avviare. Una volta presentati i documenti, i lavori potranno cominciare il giorno stesso, e potranno essere interrotti o adeguati, in caso di illegittimità dei progetti, entro 30 giorni dalla presentazione delle domande.
Manutenzione ordinaria e straordinaria degli esterni: quando farla?
La manutenzione sia ordinaria che straordinaria, soprattutto degli esterni, risulta essere importantissima ai fini della sicurezza e della stabilità dell’edificio in cui si vive.
Quali sono, però, gli interventi più importanti da tenere in considerazione?
Le facciate sono lo specchio della salute degli edifici, e sarà quindi importante dedicargli la giusta cura e un’adeguata manutenzione. Gli interventi più utili e quindi da tenere in considerazione sono sicuramente quelli che interessano le facciate.
Gli interventi di manutenzione esterna, infatti, riguardano molto spesso:
- l’intonaco
- i parapetti in muratura
- i cappotti esterni e gli isolamenti termici
- grondaie e gocciolatoi
- i coprimuro e i coprisoglia
- i copricolonna
Come fare per assicurarsi una buona manutenzione che duri nel tempo e che non ci costringa a intervenire con troppo frequenza?
Utilizzando i materiali migliori e affidandosi a veri professionisti del settore, la manutenzione ordinaria e straordinaria di esterni non sarà più un problema, anzi.
Materiali come la vetroresina o la marmoresina, assicurano la resistenza e la qualità che sono essenziali per la perfetta manutenzione di esterni.
La marmoresina è un composto che fonde polvere e graniglie di marmo che, con aggiunte di resine e poliestere da esterno, viene largamente utilizzato in edilizia per la creazione di prodotti di rifinitura che durano nel tempo. Un coprimuro in marmoresina, ad esempio, ha bisogno di molta meno manutenzione rispetto ad un classico coprimuro, è più economico e pesa meno.
La vetroresina, composta da resine liquide e rinforzata da fibre di vetro, è utilizzata soprattutto per i rivestimenti murali, le pareti, i pavimenti e le impermeabilizzazioni. Tra le caratteristiche che rendono la vetroresina un prodotto eccellente, oltre la versatilità e l’economicità, c’è la resistenza che rende questo composto immune al deterioramento nel tempo e agli attacchi di batteri e muffe. Proprio per la sua resistenza, la vetroresina, non ha bisogno di manutenzione.
Manutenzione ordinaria e straordinaria degli esterni: a chi affidarsi?
Se sei alla ricerca di un’azienda professionale, efficiente, e che utilizza solo i migliori materiali per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli esterni, e non sai come fare, possiamo indicarti delle soluzioni.
Professionalità, efficienza e perfezionismo sono sicuramente le caratteristiche che rendono un servizio valido e sicuro.
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