Il tema delle pensioni è destinato a provocare grandi discussioni in un Paese come il nostro ove la grande maggioranza delle stesse non garantisce al proprio titolare una vera qualità della vita. Il tutto a fronte di pochi privilegiati, i cosiddetti pensionati d’oro, che possono invece contare su sontuosi appannaggi, non giustificati peraltro dai versamenti effettuati.
Soprattutto in un momento di crisi generalizzata, che non accenna a lasciare il campo alla ripresa, le pensioni si sono poi trasformate in una sorta di ammortizzatore sociale, con gli anziani costretti a impiegarne una parte per i figli o i nipoti che causa mancanza di lavoro sono costretti a rimanere a casa e si trovano in grande difficiltà dal punto di vista finanziario.
Ecco perché periodicamente se ne torna a parlare, come è successo di recente, a causa di una serie di provvedimenti coi quali l’esecutivo ha cercato di andare incontro alle categorie più disagiate. Il Parlamento ha così approvato una serie di aiuti, come Ape Social, pensioni precosi e quattordicesima. Ma non solo.
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Arrivano gli sconti fiscali sulle pensioni
Per quanto riguarda i pensionati al minimo e quelli che si aggirano nelle soglie più basse, è stato quindi deciso di istituire la quattordicesima, oltre che di concedere degli sconti fiscali tesi appunto a cercare di far lievitare livelli di reddito reputati effettivamente troppo bassi. Lo strumento su cui fare leva è appunto quello delle detrazioni fiscali, ovvero delle agevolazioni che saranno concesse a chi fa parte di alcuni scaglioni di reddito ben precisi, ovvero quelli sino a 8mila euro, tra 8 e 15 mila euro e tra 15 e 55mila euro. Tutti i trattamenti pensionistici che non rientrano nelle soglie considerate, non avranno diritto ad alcun beneficio.
Per poter capire quale sia l’importo esatto dello sconto Irpef cui si ha diritto, occorre prendere in considerazione come base di calcolo la differenza tra il limite dell’intervallo reddituale di appartenenza e l’assegno pensionistico di cui si gode. Ad esempio, ove la fascia pensionistica di pertinenza sia compresa tra 15 e 55mila euro, il calcolo dovrà essere fatto prendendo come base innanzitutto la differenza tra 55000 e la pensione annuale.
Procedendo alla divisione del risultato con l’intero intervallo, sarà così possibile ottenere il coefficiente che dovrà essere utilizzato nel calcolo dell’importo della detrazione. Nel caso che abbiamo preso in considerazione, la differenza in questione dovrà essere divisa con 40000 euro.
Rivolgersi all’INPS o a consulenti
Naturalmente si tratta di calcoli che possono risultare complicati per chi non è abituato a ricorrere a determinate procedure. Proprio per non incorrere in malaugurati errori, è quindi consigliabile rivolgersi all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), in particolare ricorrendo al sito internet ufficiale dell’ente pubblico, oppure affidando l’incarico ad un apposito consulente.
Va comunque premesso come le eventuali tredicesime e quattordicesime non potranno godere degli sconti fiscali.
Infine va sottolineato come le norme in questione non vadano a seminare differenze tra pensionati di lungo corso e quelli più recenti, ma vadano a fissare con assoluta precisione il limite di reddito annuale al di sotto del quale non si paga nessuna tassa, fissato a quota 8125 euro.