L’obbligo delle termovalvole, dette anche valvole termostatiche, è stato oggetto di proroga ad opera del Decreto Milleproroghe (pubblicato nella G.U. 304 del 30/12/2016), per effetto del quale il provvedimento originariamente previsto per il gennaio 2017 va a slittare di sei mesi, ovvero a giugno.
Un lasso di tempo che potrebbe essere proficuamente impiegato dai consumatori per approfondire la loro conoscenza del tema.
Partendo magari proprio dal significato di “obbligo delle termovalvole”, che in effetti sta ad indicare una cosa ben precisa:
Negli impianti di riscaldamento condominiali gli inquilini dovranno provvedere alla loro installazione sui radiatori in modo da rispettare la normativa relativa alla contabilizzazione individuale del calore e la termoregolazione (d.lgs. 102/2014 e correttivo 141/2016). Se questo è il primo passo, vanno però chiariti altri punti molto importanti.
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Le termovalvole fanno risparmiare
La prima cosa che occorre sapere, prima di stigmatizzare quella che potrebbe essere vista come l’ennesima imposizione di parte governativa, è che l’impiego delle termovalvole comporta un notevole e reale risparmio di energia, con un conseguente alleggerimento della bolletta.
Considerato che nel nostro Paese le tariffe energetiche sono molto più alte della media europea, si può subito comprendere come, in definitiva, si tratti della classica spesa che a gioco lungo può rivelarsi un ottimo investimento.
Se si pensa che una singola valvola termostatica costa intorno ai 35 euro, contro i 20 circa di quelle normali, cui occorre aggiungere la manodopera ove i radiatori non siano predisposti per la loro installazione (circa 30 euro a valvola), e che il risparmio può andare da un minimo del 10 per arrivare ad un massimo del 30%, si può facilmente comprendere la loro effettiva convenienza.
Le termovalvole: come funzionano?
La prima cosa da sapere al riguardo, è che occorre montare una termovalvola su ogni radiatore presente all’interno della casa.
Si tratta della logica conseguenza del fatto che l’impianto di riscaldamento è un circuito chiuso, in cui ogni componente va ad influire sul comportamento dell’altro.
In caso di mancanza della valvola elettrostatica, un singolo radiatore andrebbe perciò a lavorare in modo errato rispetto a quelli con valvole termostatiche installate, generando ripercussioni negative sull’intero impianto condominiale.
Una volta installata, la valvola deve essere regolata, agendo sulla sua testa, ove si imposterà il valore di temperatura desiderato.
Quando il calore effettivo va a superare il valore impostato, l’impianto provvede a prenderne atto chiedendone meno all’impianto di riscaldamento, il quale entra in funzione solo in caso di effettivo bisogno.
Cosa occorre sapere
La prima cosa che occorre sapere è che le termovalvole rappresentano un meccanismo autonomo.
In caso di installazione a norma e di idonea connessione al radiatore, le valvole termostatiche iniziano a funzionare in concomitanza con l’accensione dell’impianto di riscaldamento.
Per regolarle, basta agire sulla testa termostatica, ove sono segnati dei numeri, da 0 a 5, che corrispondono a valori in °C.
Per impostare la temperatura di ogni stanza, basterà ruotare la testa termostatica e posizionarla in corrispondenza del valore reputato ideale.
Va poi ricordato come sia necessario non coprire i radiatori con tende o altre coperture che possono influire sul rilascio di calore all’interno dell’ambiente, impedendo che esso si propaghi in maniera uniforme.
Per ovviare a questo inconveniente, si può ricorrere ai regolatori termostatici, grazie ai quali è possibile rilevare la temperatura in una posizione diversa da quella in cui è posizionato il radiatore, aiutando così a capire quale sia la corretta regolazione della temperatura, ovvero la più idonea per scaldare uniformemente l’ambiente.
Infine, va ricordata ancora una volta l’importanza di una buona manutenzione ai fini del miglior funzionamento possibile dell’impianto di riscaldamento.
Un impianto regolato nella maniera più corretta non solo funziona meglio, ma inquina meno e, soprattutto, va a ridurre al massimo gli sprechi energetici, con ovvio sollievo della bolletta energetica.