I vantaggi del termostato:
La caldaia ha una grossa incidenza sull’economia familiare, soprattutto in un Paese come il nostro ove le tariffe energetiche sono tra le più elevate in assoluto a livello continentale, come ripetutamente denunciato dalle associazioni che tutelano gli interessi dei consumatori.
Proprio per questo motivo, chi intenda assicurarsi un adeguato comfort abitativo senza vedere salire alle stelle la bolletta energetica dovrebbe cercare di utilizzare al meglio questi dispositivi tecnologici.
Per utilizzare al meglio la caldaia, in particolare, si dovrebbe senz’altro partire dal termostato, ovvero dal dispositivo chiamato a fungere in qualità di interfaccia.
In modo da consentire una termoregolazione non solo corretta, ma anche mirata, tale da tradursi infine in un consistente risparmio energetico.
In Questo Articolo Si Parla di:
Quali tipi di termostato esistono
Quando si parla di termostato, occorre in primo luogo precisare come si possa distinguere tra due tipologie principali, ovvero tra semplici e modulanti.
I primi sono quelli che funzionano per grandi linee secondo le stesse modalità le quali vanno a distinguere la tecnologia On/Off dei condizionatori.
Ovvero provvedendo a spegnere il dispositivo una volta che sia stata raggiunta la temperatura desiderata, per poi riavviarlo quando invece i valori iniziano a discostarsene in maniera evidente.
I termostati modulanti possono a loro volta provvedere a regolare il funzionamento della caldaia prendendo in considerazione la velocità con cui viene conseguita la temperatura desiderata, dando vita per tale via ad una decisa riduzione del numero di accensioni e spegnimenti.
Si tratta, come è evidente, di una differenza di non poco conto, in quanto i continui stop & go che caratterizzano i termostati semplici vanno a riflettersi con conseguenze negative sui livelli di consumo dell’energia e sullo stesso comfort ambientale.
Dove va collocato il termostato
Dove andrebbe collocato il termostato per sfruttarlo appieno?
Va chiarito in via preliminare come un dato di questo tipo sia assolutamente fondamentale per farlo lavorare al meglio.
Affinché esso possa dispiegare tutta la sua operatività, è perciò importante che venga posizionato in un punto rappresentativo dell’abitazione, ovvero in una zona tale da non essere soggetta al raggiungimento di temperature estreme.
In tal senso si dovrebbe iniziare con l’evitare un locale in cui abbia luogo la maggior parte delle attività domestiche, ad esempio in cucina, o in un punto dell’abitazione poco o nulla frequentato, come il ripostiglio.
Ove si intenda comunque porre il termostato in un ambiente freddo, si può ovviare provvedendo ad installare le valvole termostatiche nei radiatori, grazie alle quali il termosifone provvede allo spegnimento in automatico nelle stanze ove la temperatura impostata sia già stata conseguita.
A tal proposito occorre poi ricordare come sia sempre opportuno cercare di procedere ad una diversificazione della temperatura a seconda delle zone della casa.
Se infatti 20 °C possono andare abbastanza bene in ambienti come il salotto, nella zona notte sarebbe meglio avere un paio di gradi in meno per dormire meglio, mentre in cucina si può addirittura scendere a 17 °C, considerato che a riscaldare la temperatura possono provvedere il forno o i fornelli quando si preparano i pasti.