La manutenzione delle caldaie è un tema di grande importanza, soprattutto in considerazione dell’incidenza che tale operazione può avere su questo dispositivo, in termini di spesa e di comfort abitativo.
Se da un lato il recepimento della direttiva Ecodesign ha in pratica chiuso la strada alle caldaie convenzionali, che non possono più essere prodotte dal 26 settembre del 2015, né potranno più essere vendute una volta finite le scorte di magazzino, dall’altro va ricordato che anche le caldaie a condensazione per lavorare al meglio devono essere messe nelle condizioni di farlo.
Il modo migliore per provvedere all’uopo è proprio una corretta manutenzione del dispositivo, la quale viene invece spesso e volentieri disattesa.
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Quanto costa la manutenzione delle caldaie?
Il motivo che spinge molti utenti a trascurare una operazione importante come la manutenzione della propria caldaia risiede in particolare nei costi da essa comportati.
Secondo alcuni studi usciti nel corso degli ultimi mesi, la spesa media nazionale per la revisione e la manutenzione della caldaia, dalla quale sono quindi esclusi i costi relativi alla verifica dei fumi, si attesterebbe intorno ai 65 euro.
Va però precisato come si tratti di prezzi che variano molto e che dipendono non solo dalle aziende a cui viene affidato il compito, ma anche della parte di territorio nazionale in cui si vive.
Si tratta in definitiva di cifre non proprio esose, ma tali da indurre a non procedere chi magari si trovi in un momento economico non proprio florido.
Chi fa questa scelta, dovrebbe però sapere che una caldaia non correttamente funzionante consuma molto di più rispetto ad un modello sottoposto alle giuste cure, con ovvie conseguenze sulla stessa bolletta energetica. Insomma, non provvedere alla manutenzione della caldaia non solo non fa risparmiare, ma impedisce anche di avere il giusto ritorno sotto forma di benessere abitativo.
I controlli e la manutenzione non sono la stessa cosa
Andrebbe poi precisato come una cosa siano i controlli e ben altra la manutenzione vera e propria, proprio in considerazione del fatto che molti consumatori tendono a unificare due operazioni che sono diverse.
Se i primi servono a verificare i gas di combustione e permettono una adeguata misurazione dell’efficienza energetica dell’impianto, la manutenzione serve a sua volta a prevenire malfunzionamenti della caldaia, andando infine a garantire la funzionalità ottimale non solo della stessa, ma dell’intero impianto.
Per quanto riguarda la tempistica degli interventi, essa può variare in base a quanto disposto dalle autorità comunali, anche se di solito le emissioni vanno controllate ogni 2 o 4 anni.
A questa operazione va poi aggiunta la manutenzione annuale tesa a valutare la funzionalità della ventilazione, la presenza di micro perdite e la correttezza del ricambio d’aria.
Occorre peraltro ricordare come le operazioni di controllo e manutenzione della caldaia non solo concorrano al suo adeguato funzionamento, ma servano anche ad evitare all’utente di essere colpito dalle sanzioni previste dagli enti locali nel caso di impianti e apparecchi non in regola, come previsto dal DPR n. 74 in materia di controlli sull’efficienza energetica.