Come imballare i fragili per il trasloco?
Si tratta di una operazione molto importante quando si è in procinto di dare vita al trasferimento in una nuova casa e si intenda non solo evitare che alcuni oggetti possano rompersi nel corso delle operazioni, ma anche osservare una procedura in grado di favorire l’ordinata ridisposizione del tutto.
Sul tema di come imballare i fragili per il trasloco, come è norma, si scontrano peraltro due scuole di pensiero, coi loro fedeli adepti:
- da una parte chi pensa che il tutto si possa fare senza rischi soltanto affidando l’incarico agli imballatori professionali messi a disposizione dalle imprese che operano nel ramo,
- dall’altra chi invece pensa sia assolutamente possibile fare il tutto in regime di fai da te, usando poche e necessarie precauzioni.
In Questo Articolo Si Parla di:
Come imballare i fragili per il trasloco: i bicchieri
Quando si parla di fragili, il primo pensiero va naturalmente ai bicchieri.
In questo caso la prima tecnica per imballarli non può che essere rappresentata dall’utilizzazione della carta dei giornali, di qualsiasi tipo essa sia, ideale per proteggerli da urti che possono infine condurre alla loro rottura.
Il modo migliore di utilizzare la carta è quella di appallottolarla in palline con cui riempire i bicchieri, prima di avvolgerli in un foglio di giornale e poi metterli uno sull’altro, all’interno di uno scatolone.
Anche la stoffa può essere un ottimo strato protettivo per i bicchieri, senza utilizzarne troppa, ma facendo un giro completo del bicchiere.
Come imballare i fragili per il trasloco: i piatti
Come imballare i fragili per il trasloco è un problema che riguarda anche i piatti.
Il primo passo consiste nel reperire uno spazio ampio su cui lavorare e stenderci sopra un foglio di carta pulita teso a proteggere i piatti dalla polvere, i quali dovranno essere suddivisi per forma e dimensione.
E’ naturalmente poi necessario chiudere in maniera accurata la parte inferiore degli scatoloni passando due o tre volte il nastro da imballaggio, di buona qualità e in grado di assicurare una tenuta adeguata.
L’interno della scatola va invece foderata con vecchia carta di giornale, tenendo però presente che gli inchiostri tipografici non solo macchiano, ma spesso sono tossici, obbligando ad una lavatura accurata dei piatti una volta tolti dall’imballaggio.
Dopo essere stata preparata la scatola va riempita mettendo i piatti più pesanti sul fondo ed i più leggeri in cima, magari avvolgendo quelli più delicati nel pluriball e i più pesanti nella carta da giornale, avendo cura di separarli l’uno dall’altro tramite uno spessore di cartoncino alveolare.
Occorre poi che i piatti vengano posti negli scatoloni in posizione verticale, in grado di assicurare maggiore stabilità e, riempire gli spazi rimasti vuoti prima di chiudere il contenitore accuratamente con il nastro da pacchi avendo cura di segnalare, tramite un pennarello, il lato superiore.
Trasloco: meglio i professionisti o il fai da te?
Come imballare i fragili per il trasloco è questione che va risolta a prescindere che si scelga l’impresa professionale o il regime di totale autonomia.
Va però sottolineato come il fai da te, a meno che non si tratti di movimentare pochi oggetti e mobili poco pesanti, può rivelarsi una pessima scelta, non solo in termini di fatica, ma anche dal punto di vista finanziario, costringendo infine a spese, come quella relativa al furgone, che possono infine schizzare fuori controllo.