La tecnologia piace sempre di più agli italiani, soprattutto se serve a rendere più facili alcune operazioni all’interno della nostra casa. Nel corso degli ultimi mesi, infatti, nel nostro Paese si è sempre più ampliata la fetta di utenti interessati al concetto di casa Smart, ovvero collegata ad una serie di dispositivi che possono essere coordinati anche stando fuori dall’abitazione. Basti pensare in tal senso alle applicazioni che consentono di spegnere e accendere le luci o il condizionamento dell’aria a distanza, oppure di monitorare praticamente in tempo reale cosa sta accadendo all’interno della casa di concerto con i sistemi di allarme. Quali sono in tal senso le attuali aspettative dei nostri connazionali?
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La sicurezza e l’illuminazione in primis
Le richieste più pressanti da parte dei consumatori italiani, quasi uno su tre, riguardano in questo momento in particolare la sicurezza e l’illuminazione. Soprattutto l’accento sulla sicurezza non dovrebbe sorprendere, considerato come ancora sia molto forte il fenomeno delle rapine in appartamento che continua a provocare allarme sociale lungo tutto lo stivale, tanto da spingere il Parlamento a revisionare il principio di legittima difesa, cercando di renderlo più rispondente alle esigenze che si stanno prospettando. L’ultimo grido in fatto di domotica è proprio la proposta di app da parte delle maggiori aziende che si occupano di produrre dispositivi in grado di erigere un vero e proprio muro protettivo intorno alla casa, grazie alle quali si può dare vita ad una proficua interazione tra impianto di allarme, illuminazione e termoregolazione, grazie alla quale è infine possibile aumentare in modo esponenziale non solo il grado di sicurezza, ma anche il comfort abitativo e l’efficienza energetica.
Qualcosa di utile, non un gioco
In un altro studio condotto da Europ Assistance ed Energy@home è poi venuto fuori un dato molto interessante, in base al quale i nostri connazionali non solo sono abbastanza ferrati per quanto riguarda la domotica, ma ne preferiscono il lato funzionale rispetto a quello ludico. Per essi, quindi, i tanti dispositivi in grado di interagire al fine di rendere la casa sempre più smart, rappresentano un qualcosa con cui rapportarsi per motivi utilitaristici, vedendo infine nella domotica uno strumento estremamente prezioso al fine di facilitare la vita quotidiana, agevolare i lavori domestici, creare un maggior comfort e livello di sicurezza in casa. Il tutto andando peraltro a incidere in maniera estremamente positiva sul tempo dedicato ai lavori in casa e sui consumi energetici, con un notevole risparmio in entrambi i sensi.
Le ricadute sull’economia
Va peraltro ricordato che l’aumento di interesse verso la domotica è destinato a influire in maniera sempre più notevole sull’economia. Basti pensare in tal senso che nel corso del 2016 il giro di affari della casa connessa in Italia si è attestato intorno ai 185 milioni di euro, in base ai risultati della ricerca “Smart Home” dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, con una crescita del 23% rispetto al dato dell’anno precedente. Va però ricordato che gli stessi addetti ai lavori si attendono una crescita ancora più sostenuta del comparto nel corso di quest’anno.
